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Proposte per una politica di difesa europea comune

Quanto è attuale il tema che nel 2003 era al centro del forum “Verso i Corpi Civili di Pace”, sottotitolo: “per una politica europea non armata”?

Con quello che sta succedendo oggi c’è da dire che non si può certo imputare ai pacifisti una disattenzione e una mancanza di proposte per una politica di difesa europea comune orientata ad affrontare i conflitti con strumenti diversi dal passato.

Con questo Convegno gli organizzatori (Assopace, Beati i costruttori di Pace, Berretti Bianchi, Casa per la Pace di Milano, CSDC, Donne in nero, GAVCI, MIR, Movimento nonviolento, Operazione Colomba, Orsa Minore di Prato, Pax Christi) intendevano mettere a confronto e far dialogare le organizzazioni che si occupavano di interventi civili in zone di conflitto.

Alle spalle c’erano varie esperienze, fra cui quella dei Caschi Bianchi della Comunità Giovanni XXIII che operarono negli anni 90 nella ex Jugoslavia con l’Operazione Colomba, e in prospettiva la ripresa di un progetto sostenuto nel parlamento europeo da Alex Langer come primo passo per la creazione di un Corpo Civile di Pace europeo.

Sarà con la legge finanziaria del 2014 che partirà in Italia l’istituzione in via sperimentale del primo contingente dei Corpi Civili di Pace: giovani volontari impiegati per svolgere azioni di pace non governative nelle aree di conflitto e a rischio di conflitto e nelle aree di emergenza ambientale.

A ricordare e dimostrare l’efficacia della nonviolenza organizzata i promotori riportano, nella locandina prodotta per l’occasione, una foto del Mahatma Gandhi del 1930 durante la cosiddetta “Marcia del Sale” (300 km nello stato del Gujarat), una marcia non violenta a cui parteciparono migliaia di persone che protestavano contro l’imposizione del governo britannico di una tassa sul sale. Il movimento di disobbedienza civile che si generò portò a decine di migliaia di arresti per la violazione della tassa sul sale ma anche all’avvio di un tavolo di negoziati.


A cura del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale

Pubblichiamo questa importante notizia che conferma l'impegno del Consiglio comunale bolognese a sostegno del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.

Ricordiamo che il CDMPI ha sempre aderito e promosso le campagne per il disarmo e l'obiezione di coscienza alle spese militari, fin dagli anni '80, allora associazione ADN - Antimilitarismo e Disobbedienza Nonviolenta, gruppo fondatore del CDMPI stesso.

La proposta del Gruppo consiliare EUROPA VERDE - VERDI, presentata dal consigliere Celli in data 8 febbraio 2025, è stata approvata nella seduta consigliare del 5 maggio scorso.

Riportiamo un estratto dell'atto.

"Il Consiglio Comunale di  Bologna
Premesso che
Il Comune di Bologna ha aderito all’associazione Mayor for Peace
e alla campagna Italia Ripensaci, perché anche l’Italia ratifichi il
Trattato Proibizione delle Armi Nucleari.
    • Mercoledì 22 gennaio 2025, i gruppi per la pace e il disarmo di tutto il mondo hanno celebrato il quarto anniversario dell'entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW)
norma internazionale che, partendo dal riconoscimento dell'impatto umanitario delle armi nucleari, le rende illegali secondo il diritto internazionale (analogamente alle armi chimiche e biologiche).
    • Un risultato ottenuto grazie all’azione forte e condivisa della società civile    internazionale che - nell’ambito della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN Premio Nobel per la Pace 2017) ne ha promosso la discussione e votazione all’ONU operando poi per il raggiungimento delle prime 50 ratifiche necessarie a farlo entrare in vigore. Ad oggi sono 73 i Paesi che hanno ratificato, con 94 firmatari totali.
    • Per tale motivo la data del 22 gennaio ha assunto  un grande valore anche per “Italia, ripensaci” e per le organizzazioni che la promuovono (Rete Italiana Pace Disarmo e Senzatomica), in quanto testimonia i passi concreti già realizzati verso un disarmo nucleare completo, a 80 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone. Per 8 decenni il mondo ha vissuto all’ombra delle armi nucleari.
    • È il momento di ricordare queste importanti date per trasformare l’attenzione mediatica, culturale e politica che accompagna questi momenti in azioni concrete per il disarmo nucleare.
    • Iniziative in tal senso si sono già svolte in questi giorni in tutta Italia e culminate  con momenti di mobilitazione, silenzio, suono di campane, rilancio di Manifesti celebrativi in particolare a Cervia, Padova e Torino,  e l’inaugurazione della tappa di Firenze della mostra Senzatomica il  31 gennaio scorso. Tutte iniziative che hanno l’obiettivo di informare l’opinione pubblica sui pericoli delle armi nucleari e i possibili passi di disarmo nucleare, rafforzando l’adesione all’Appello delle Città di ICAN (sottoscritto in Italia da oltre 100 Enti Locali tra i quali la città di Bologna)
    Ricordato che
    • Il Trattato TPNW vieta ai Paesi che lo ratificano di sviluppare, testare, produrre, fabbricare, acquisire, stoccare, controllare, ricevere o minacciare di usare armi nucleari. È inoltre vietato ospitare, incoraggiare o assistere altre nazioni impegnate in una di queste attività proibite. La norma internazionale impone inoltre ai Paesi di assistere le vittime e di ripulire le aree contaminate da radiazioni provenienti da esperimenti nucleari, oltre a prevedere un ampio sistema di monitoraggio per garantirne il rispetto.
    • Purtroppo nessuno Stato dotato di armi nucleari (o posto sotto
    l’ombrello nucleare di una alleanza militare, come nel caso dell’Italia) ha
    firmato o ratificato il Trattato TPNW.
    • Dunque è cruciale in questo anniversario rilanciare un’azione capace di richiamare l'attenzione sui pericoli della guerra nucleare e sull’impatto umanitario delle armi nucleari. Rafforzare un movimento globale affinché le potenze nucleari si disarmino congiuntamente è il  chiaro e cruciale obiettivo di ICAN e di “Italia, ripensaci”.
    • Sarà ribadito con forza durante la “Nuclear Ban Week” che si svolgerà in contemporanea alla Terza Conferenza degli Stati Parti del TPNW.
    L’appuntamento è a New York (e in tutto il mondo) dal 3 al 7 marzo prossimi.
    • Lisa Clark (vicepresidente dei Beati Costruttori di Pace e referente RIPD per il disarmo nucleare) ha commentato:
       “...Abbiamo ricordato il quarto anniversario dell'entrata in vigore
       del TPNW, ma è solo il primo impegno di questo 2025 per i movimenti
       mondiali per la pace e il disarmo.
       Dopo la conferenza degli Stati che aderiscono al TPNW in marzo
       all'ONU, rinnoveremo la memoria delle conseguenze delle armi nucleari
       insieme agli Hibakusha, sopravvissuti alle bombe di Hiroshima e
Nagasaki e insigniti del Premio Nobel per la Pace: il 6 e 9 agosto saranno
esattamente 80 anni da quel 1945.
       E a ottobre 2025 metteremo tutti i nostri sforzi nel sostegno alle
       Nazioni Unite, il fondamento di quel multilateralismo nato sulle macerie
       della seconda guerra mondiale con l'obiettivo di mettere la guerra fuori
       dalla storia.
       Come non mai, oggi sentiamo il bisogno di ridare forza e fiducia
       all'ONU, che dalla sua costituzione ha lavorato per dotare l'umanità di
       mezzi giuridici e politici contro la sopraffazione, la diseguaglianza, la
       guerra..."
       Sottolineato che
L’Italia non ha partecipato a nessuna delle fasi di approvazione e ratifica del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.
       Impegna la Giunta
a proseguire nell’azione di sostegno alla campagna Italia Ripensaci affinché anche l’Italia ratifichi il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari.
       F.to: D. Celli

FERMIAMO LE GUERRE ORA!

Sabato 26 ottobre 2024 la grande Mobilitazione nazionale per la pace con le Manifestazioni in sette città: Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino.

ll CDMPI ha aderito all'iniziativa, e suoi rappresentanti hanno partecipato alla manifestazione di Firenze.

Vedi articoli

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2024/10/26/cortei-per-la-pace-da-roma-a-milano-da-torino-a-firenze-fermiamo-le-guerre_b22ff76d-cd6d-46ef-857d-6587458b2f76.html

https://www.rainews.it/articoli/2024/10/partiti-in-tutta-italia-i-cortei-per-dire-no-alla-guerra-81448786-e285-4634-99a1-aa4c505c9479.html